Pescaraferr |
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Capita di avere in fondo ad
un cassetto o in soffitta qualche vecchio modello che non regge piu' il
passo con la produzione di oggi e che magari possiedi pure in una
versione simile, meglio conservata. In genere non ho il coraggio di
separarmene, ma in questo caso, visto l'entusiasmo del mio
corrispondente, l'ho volentieri scambiata con un libro fuori produzione
insieme con altro materiale. Ed ecco che oggi la mia vecchia 835 mi si
ripresenta in uno splendore che forse non ha mai avuto, se non ai miei
occhi di bambino, portata a nuova vita da Ettore che gia' avete
conosciuto per il diorama del segnale. Si tratta di una L835/R della Rivarossi, una delle prime uscite con il telaio in plastica e non piu' in fusione metallica, mi sembra nel 1958; alcuni particolari sono ingenui, ma guardate cosa sapevano fare quasi cinquanta anni orsono. Lascio a Enrico il compito di illustrare questa risurrezione che ancora oggi puo' fare la sua figura opportunamente ambientata . AL |
Risurrezione di una L835/R Rivarossi
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materiali
di recupero, si riesce a raggiungere un buon risultato almeno per
l’occhio.Voglio descrivere brevemente
i lavori eseguiti: 1
- Colorazione in “rosso pancone” delle bielle di accoppiamento degli
assi, con coloritura tramite
bianco “uniposca” del bordo dei cerchioni nel classico stile
italiano ( buon effetto finale) 2
-
Applicazione dei
classici mancorrenti in acciaio armonico sulla cabina, e sul pancone
anteriore (
anche se la macchina in questione non li prevedeva in origine) 3
- Applicazione delle targhe FS
sulle cabine, e della targa del costruttore sul duomo centrale
realizzate con
il classico Microsoft WORD 5
- Ricostruzione di un
respingente posteriore 6
-
Ricostruzione di un
fanale anteriore (tipo ad olio)
Purtroppo
per via dello sgranamento dell’ingranaggio della sala motrice, la
macchina adesso è folle In
quanto il motore stesso gira a vuoto, in attesa di trovare una nuova
(almeno spero) sala integra.
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Mea culpa per gli ultimi tre difetti, ma vedo che Enrico si arrangia . . . AL |
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